LA STORIA DELLA PNL

dove e quando

La Programmazione Neuro Linguistica nasce a Santa Cruz (California) negli anni 70 da Richard Bandler e John Grinder. 

Richard Bandler era uno studente di Matematica e scienze informatiche che per pagarsi gli studi lavorava per una casa editrice di libri di psicologia dal nome: Science and Behaviour Books.

LE ORIGINI

Il suo compito era di trascrivere video di conferenze e lezioni dal tema psicologico. In particolare Bandler aveva trascritto moltissimo materiale di Fritz Perls, il padre della terapia Gestalt e aveva acquisito una grande conoscenza sul tema. Purtroppo Perls morì prima di terminare il suo ultimo libro e l’editore, Bob Spitzer, chiese a Bandler di terminarlo. Il libro fu intitolato: “Approccio della Gestalt- Testimone oculare della terapia” (Edito in Italia da Astrolabio).

Nel libro The Wild Days of NLP, testo mai tradotto in Italiano, si raccontano i primi periodi (Dal 1972 al 1981) di scoperta e applicazione della PNL. In questo testo si narra che Bandler era un giovanotto molto esuberante che amava girare con la sua auto decappottabile con il libro sulla Gestalt in bella mostra per far colpo sui passanti. Sempre su The Wild Days si narra che un giorno, nell’inverno del 1972, Richard Bandler trovandosi ad un seminario psicologico intitolato: 

“Interpretazione dei documenti personali”,

interruppe la lezione dicendo che i concetti esposti non avrebbero funzionato e che sarebbe stato più utile fare qualcosa di più pragmatico come la Gestalt.

Virginia Satir è stata una psicologa e psicoterapeuta statunitense. I suoi studi ebbero come riferimento la metodologia della terapia familiare.

John Grinder era un professore di linguistica presso l’Universita di Santa Cruz, California.

l docente rispose che purtroppo, in quella università, non vi era nessuno che la conosceva e che poteva insegnarla. L’esuberante Richard si propose per tenere seminari sulla Gestalt. Negli Stati Uniti gli studenti dell’ultimo anno possono tenere lezioni sotto la supervisione di un docente. Bandler tenne le lezioni di Gestal Therapy sotto la supervisione di un giovane docente di linguistica, John Grinder. Quest’ultimo era uno studioso della grammatica trasformazionale di Noam Chomsky da cui la PNL ha ereditato una parte della terminologia. La storia narra che Grinder, supervisionando le lezioni di Bandler, un giorno gli disse: “Se mi insegni quello che sai fare, io ti spiego perché funziona”, ovviamente dal punto di vista linguistico.

Successivamente Bob Spitzer chiese a Bandler di seguire i seminari e le lezioni di una psicologa familiare dai risultati incredibili, Virginia Satir.

Virginia non guidava e spesso Bandler l’accompagnava nei vari istituti psichiatrici avendo modo di osservare le doti “magiche” di questa terapeuta tanto da decidere di fare una tesi sui modelli linguistici che utilizzava durante la terapia. 

La tesi, elaborata con la collaborazione di Grinder, fu intitolata “La struttura della magia” proprio perchè, come scriveva Bandler, il manto del mago è sulle spalle di quei terapeuti che riescono a ottenere risultati importanti in tempi brevi. La tesi fu successivamente pubblicata e, “La struttura della Magia”, è diventato un libro edito nella versione originale in due volumi e in Italia accorpato in un unico libro edito sempre da Astrolabio.

In questo primo libro si mette in evidenza ciò che in PNL chiamiamo Metamodello ovvero un modo particolare di fare le domande estrapolato o per usare un termine che la PNL ha preso in prestito dall’informatica, modellato, dal modo di lavorare di Virginia Satir. Il modellamento è il concetto base della PNL e consiste nello studiare cosa porta le persone ad avere successo. Cosa differenzia le persone che hanno successo da quelle che non lo hanno o per farla semplice: qual è la differenza che fa la differenza?

Le classi di Gestalt si trasformarono nel meta-group, centrando quindi l’insegnamento sul  metamodello oltre che sui concetti di Gestalt.

A queste classi partecipavano anche diversi studenti tra cui Judith De Lorizier, Leslie Cameron, Robert Dilts, Stephen Gilligan, Tod Epstein, Terry McClendon (l’autore di The Wild Days) e molti altri.

Bandler aveva stretto amicizia con un famoso antropologo che si trovava nel college di Santa Cruz e che aveva svolto diversi studi sulla schizofrenia. Il suo nome era Gregory Bateson. Questi, leggendo il lavoro di modellamento che Bandler e Grinder avevano fatto sulla Satir, suggerì loro di andare in Arizona a modellare un altro genio della terapia ovvero il medico, padre dell’ipnosi moderna, Milton Erickson

I due andarono a Phoenix dove Erickson viveva e ebbero modo di modellare anche i suoi comportamenti. Da questa opera di modellamento, durata circa 6 mesi, nacquero due libri dal titolo: I modelli della tecnica ipnotica di Milton Erickson o, come li chiamiamo in PNL, il Milton Model. Il primo volume è stato tradotto in Italiano mentre il secondo esiste solo in lingua originale. Lo stesso Erickson scrive la prefazione a questo libro scrivendo:

“Una deliziosa semplificazione delle infinite complessità del linguaggio che uso con i miei pazienti. Leggendo questo libro ho imparato molto sulle cose che ho fatto senza averne la minima idea”.

Questo spiega le connessioni intime tra PNL e l’ipnosi. Oggi, diciamo che l’ipnosi è una applicazione della PNL.

Come avrai sicuramente notato fino a questo punto non si parla ancora di PNL in quanto, l’origine di questa neuroscienza applicata, si ha con la pubblicazione del libro intitolato proprio:

Programmazione Neuro Linguistica. Questa disciplina studia la struttura dell’esperienza soggettiva.

Studiando l’esperienza soggettiva la PNL non ha come unità di misura la verità ma l’utilità.

Gli autori del libro furono Bandler e Grinder, riconosciuti come i co-fondatori della PNL, e Judith De Lorizier (prima moglie di Grinder), Leslie Cameron (prima moglie di Bandler) e Robert Dilts. Questi tre sono considerati i cosviluppatori della PNL.

La disciplina nel tempo si è evoluta e, in un primo momento fu utilizzata soprattutto da terapeuti mentre suvccessivamente fu utilizzata da politici e venditori, spesso con poca etica.

Fortunatamente, molte pubblicazioni scientifiche stanno avvalorando la PNL che è stata inserita come strumento principlare all’interno della scuola FisioCoaching.

Durante una consultazione fisioterapica: Qual è la differenza che fa la differenza?

Se è vero che ogni comportamento è comunicazione, cosa e come comunica un fisioterapista di successo può spiegare i risultati che ottiene? Questa domanda in realtà non è una domanda ma semplicemente uno spunto di riflesisone.

                                                                                                                            AD MAIORA

                                                                                                                                Giuliano

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